Alla fiera ECOMONDO – KEY ENERGY 2021, in presenza, sono state presentate le ultime attività realizzate e tuttora in corso della sperimentazione Self User all’evento di apertura curato dalla Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa della Regione Emilia-Romagna.

L’incontro, moderato dall’Ing. Attilio Raimondi, ha visto la partecipazione di relatori ART-ER, Unibo ed ENEA, relatori del progetto Geco ed esponenti di RSE delineare quelle che possono essere le prospettive di Comunità Energetiche e Autoconsumo Collettivo nell’ambito regionale e nazionale, incluse le previsioni per quella che poi sarebbe diventata la direttiva di recepimento della RED II.

Nello specifico del progetto Self User sono stati presentati, oltre agli stati di avanzamento attuali, i seguenti temi prioritari:

QUADRO ECONOMICO ATTUALE

STIMA ENERGIA CONDIVISA

SIMULAZIONE CARICO AGGIUNTIVO

Panoramica di quello che è il quadro economico attuale* di un impianto fotovoltaico in autoconsumo collettivo, utilizzando i valori di consumo reali del condominio di Scandiano e simulando l’impianto fotovoltaico e di accumulo che saranno presto realizzati sul condominio. Tramite questa analisi è stato possibile delineare in maniera puntuale tre condizioni importanti di cui tener conto:

  • il tempo di ritorno dell’investimento può essere inferiore ai 6 anni, con un ritorno economico per anno maggiore del 15%
  • l’accumulo, con gli incentivi attuali, permette un maggiore autoconsumo, una maggiore stabilità della rete ed è già conveniente nel lungo periodo – a 20 anni – ma soffre sul breve periodo ed avrebbe bisogno di un piccolo incentivo di innesco
  • se si considera il costo dell’energia attuale – PUN oltre i 20 cent/kWh – il tempo di ritorno dell’investimento può scendere addirittura a 3 anni, con un ritorno economico del 30% l’anno

*basato su PUN di 5 cent/kWh e con detrazione fiscale 50%, senza considerare il superbonus 110%.

    • Relatore: Ing. Sauro Saraceni

Analisi delle caratteristiche dei profili di carico monitorati durante il progetto, il loro andamento settimanale e stagionale e la distribuzione dei consumi per i diversi utenti residenziali, nonché il confronto con dati disponibili in letteratura. Illustrazione di alcuni risultati ottenuti mediante un modello per la stima dell’energia condivisa, ovvero prodotta, consumata e autoconsumata nell’arco temporale di un anno, utili per la stima dei flussi di cassa e la scelta delle dimensioni ottimali degli impianti, tramite un sistema di monitoraggio in tempo reale dei flussi nel condominio e nell’ipotesi di disporre di un sistema di accumulo opportunamente controllato:

  • sulla base dei consumi misurati degli appartamenti e delle utenze condominiali e della previsione di produzione fotovoltaica, sono state stimate le energie condivise, autoconsumate e immesse in rete per diverse taglie del sistema di produzione e di accumulo;
  • sono stati illustrati gli effetti della variazione della domanda elettrica e l’effetto di diverse filosofie di controllo del sistema di accumulo, in particolare la logica di massimizzazione dell’autoconsumo istantaneo e quella che implementa la previsione dei carichi.
    • Relatore: Ing. Fabio Napolitano

Simulazione del carico aggiuntivo che si avrebbe con la sostituzione dell’impianto esistente – a metano – con uno in pompa di calore ad aria e l’implementazione di un servizio di mobilità elettrica in modalità sharing condominiale, basato su un metodo stocastico semplificato. Tramite questa prima analisi si è potuto delineare l’impatto che questi servizi possono avere sul sistema globale di consumo elettrico e quindi sul fabbisogno di produzione/stoccaggio:

  • l’impianto in pompa di calore aria-aria ha un impatto notevole sui consumi, raddoppiando la quota di autoconsumo e aumentando la quota di energia assorbita dalla rete -> soluzione ideale: aumentare di molto la dimensione dell’impianto fotovoltaico, mantenendo invariato l’accumulo.
  • l’aggiunta di un sistema di mobilità elettrica condominiale non rompe gli equilibri di consumo/produzione esistenti, aumentando solo del 15-20% il consumo complessivo del condominio. Questa soluzione può quindi essere implementata anche in situazioni già esistenti e in equilibrio -> soluzione ideale: sovradimensionare leggermente sia l’impianto fotovoltaico che l’accumulo, di circa il 10%
    • Relatore: Ing. Roberto Naldi